Nel mese di ottobre 2016 ha avuto inizio il progetto Franco Fortini critico letterario e intellettuale europeo: studio e edizione delle raccolte critiche inedite e dell’epistolario, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca e diretto presso l’Università di Losanna da Niccolò Scaffai (professore associato di Letteratura italiana moderna e contemporanea), in partnership con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Franco Fortini in Storia della tradizione culturale del Novecento. Il progetto, che si è concluso il 30 settembre 2019, ha visto la partecipazione, oltre al direttore e proponente, di due dottorandi, Elena Arnone e Lorenzo Tommasini, e la collaborazione di Francesco Diaco (Primo assistente alla Sezione di italiano dell’Università di Losanna).
Il progetto si è posto come obiettivo lo studio dell’opera critica e dell’epistolario di Franco Fortini (1917-1994), una delle figure più significative del secondo Novecento letterario. Riflessi e al tempo stesso motivi della centralità di Fortini sono l’ampiezza dei suoi interessi critici (orientati verso la cultura del Novecento, la tradizione letteraria, la comparatistica, la traduzione), la quantità e la qualità intellettuale dei suoi corrispondenti, testimoniate dal suo importante e cospicuo epistolario. A fronte di questi elementi di grande interesse, mancavano ancora indagini sistematiche che dessero conto tanto della produzione critico-letteraria di Fortini ancora inedita, quanto della ricchezza dell’epistolario, fondamentale sia per migliorare la conoscenza dell’opera dell’autore e di molti suoi corrispondenti, sia più in generale per illustrare un settore esteso e cruciale della cultura italiana ed europea nel corso del secondo Novecento.
Il progetto Franco Fortini critico letterario e intellettuale europeo ha avuto per obiettivo proprio l’approfondimento dei due ambiti della produzione fortiniana sopra menzionati – la critica e l’epistolario – individuati in due assi di ricerca distinti ma collegati, innanzitutto dalla metodologia della ricerca, nella quale sono confluite tanto una componente filologico-archivistica quanto una storico-ermeneutica, tese l’una a individuare e ordinare, l’altra a interpretare e contestualizzare i materiali reperiti.
Le lettere con Casa Einaudi e le lezioni universitarie sono l’oggetto principale delle tesi di dottorato rispettivamente di Arnone e Tommasini, che consistono nell’edizione dei materiali e nel loro studio critico. In particolare, il lavoro di Elena Arnone consiste in un’edizione annotata e nello studio sistematico di oltre mille lettere tra Fortini e intellettuali come Cesare Pavese, Natalia Ginzburg, Elio Vittorini, Italo Calvino, per citare i più importanti tra i collaboratori einaudiani che interloquirono con lui nell’arco di un cinquantennio (1942-1993). Un’introduzione storico-critica individua e tratta gli snodi fondamentali di questa corrispondenza, mettendo in relazione i temi e le questioni affrontate con le opere e la riflessione di Fortini.
La ricerca di Lorenzo Tommasini si è concentrata sugli appunti inediti dei corsi universitari che Fortini stese dal 1971 al 1986 per preparare le lezioni tenute alla Facoltà di Lettere dell’Università di Siena (dove la documentazione è conservata presso il Centro Fortini). Si tratta di un materiale che ha un interesse sia intrinseco, sia in relazione alla coeva produzione saggistica con la quale intrattiene profondi rapporti. Tre sono i macro-filoni tematici: il rapporto con i classici (Manzoni, Tasso, Leopardi, Dante), il realismo e la teoria della letteratura, la coppia dialettica “Ordine”/“Disordine”.
Le prospettive teoriche e comparative della riflessione di Fortini sulla letteratura sono state approfondite da Francesco Diaco, negli studi che riprendono e sviluppano i suoi precedenti lavori fortiniani e la sua tesi di dottorato. Le ricerche più recenti di Diaco, già autore di una monografia sull’autore (Dialettica e speranza, Quodlibet, 2017), mirano a una ricostruzione sistematica della teoria della letteratura fortiniana, basata sull’approfondimento degli scritti critici (editi e inediti) e sul confronto con i più grandi saggisti del Novecento.
Come previsto, il progetto ha contemplato anche la preparazione di un database in cui è stata schedata una parte cospicua dell’epistolario di Fortini (vedi: Il sito).