Caro Carena, allego un elenco di testi, mss e volumi, con le relative schede di lettura o appunti.
Explicit
L.[uciano] De Maria in “Per conoscere Marinetti e il futurismo” (Mondadori 1973) lo nomina nella cronologia a p. XLV . | cordialmente tuo | Franco Fortini
Regesto
Fortini manda a Carena un elenco di manoscritti e di volumi con relative schede di lettura o appunti. Solo quelli con asterisco meritano seria attenzione. Manca solo Stanley Fish [Is There a Text in This Class? The Authority of Interpretive Communities, Cambridge, Harvard University Press, 1980], il più interessante (di “critica della ricezione”), sul quale Fortini deve finire di fare un controllo accurato, anche per vedere se è possibile fare una proposta di riduzione. Questioni in sospeso:
1) Fortini vorrebbe sapere con esattezza se il I tomo di [Giacomo] Noventa è in composizione, oppure quando lo sarà. L'introduzione di Fortini è fatta per ¾: se gli dicono che il libro sta uscendo, si prende un mese libero e la finisce [cfr. Fortini a Guido Davico Bonino, 25 maggio 1976, #366].
2) Mondadori ha annullato il contratto a Milo De Angelis, rimandando il suo volume di poesie di 5 anni. Ma De Angelis (piaccia o no la sua poetica; e a Fortini non piace) è senza dubbio tra le due o tre massime personalità poetiche degli anni '70. Einaudi lo ha trattato molto ingiustamente per le traduzioni e le prose [cfr. Fortini a Carlo Carena, 2 luglio 1980, #263]. Il manoscritto delle sue poesie [Millimetri, “Collezione di poesia”, 1983] è stato spedito a[Walter] Siti, [Alfonso] Berard[inelli] e [Pier Vincenzo] Mengaldo.
3) [Amelia] Rosselli, tramite Natalia [Ginzburg], chiede che si ristampi un libro di versi di [Pablo] Neruda sul Nixonicidio [Incitamento al nixonicidio e elogio della rivoluzione cilena, Roma, Editori Riuniti, 1973]. Fortini è contrario e chiede di risponderle con garbo.
4) Fortini ha bisogno di copia delle poesie di [Attilio] Zanichelli [Una cosa sublime, “Collezione di poesia”, 1982] per decidere, sulla base delle osservazioni di Mengaldo e sue, quali correzioni apportare. Dato che il favore è unanime, sarebbe il caso di mandargli subito il contratto e fissare la pubblicazione non oltre aprile. Le poesie uscirebbero quasi due anni dopo la comparsa nella scelta in Nuovi poeti italiani [1, Torino, Einaudi, “Collezione di poesia”, 1980]. Fortini chiede un elenco preciso dei contratti e semicontratti per la “Collezione di Poesia”, dal momento che deve continuamente rispondere agli autori e garantire loro: a) che il comitato di lettura è composto da Siti, Berardinelli, Mengaldo e Fortini (in base all'accordo di non pubblicare i nomi ma renderli oralmente noti); b) che non di prevedono più di due o al massimo tre testi di autori contemporanei l'anno: c) che, eccettuato [Raffaello] Baldini [La nàiva, “Collezione di poesia”, 1982], non ci dovrebbero essere altre Patrizie Cavalli [Le mie poesie non cambieranno il mondo, “Collezione di Poesia”, 1974] e Camene gurgandine [Sandro Sinigaglia, La camera gurgandina, con introduzione di Maria Corti, “Collezione di poesia”, 1979] di precedenti gestioni; d) che insomma non sono da prevedere «autori paracadutati», «nova progenies ab alto», come purtroppo ci sono stati.
5) il traduttore [Luigi Garzone] del romanzo di Stefan Heym, Cinque giorni in giugno [Roma, Stampa Alternativa, 1981] propone di tradurre i racconti del medesimo autore. Fortini invita Carena a trattare la cosa con [Cesare] Cases, che gli era parso favorevole.
6) Fortini e [Giacomo] Magrini non hanno proceduto da oltre un anno alla traduzione di [Charles] Baudelaire, Fleurs [du mal], poiché posero la questione di modificare l'impostazione originale, e cioè diminuire il tasso di spicilegio dalle traduzioni italiane (rigoroso ma illeggibile) e aumentare quello delle note interpretative. Il libro, conservando la sua struttura testo originale (a sinistra) + note (a destra) diventerebbe una storia della traduzione italiana dei Fleurs [du mal], ma anche un sussidio all'interpretazione. Fortini e Magrini chiedono approvazione e fissazione di una nuova data.
7) Fortini, uscito [Vittorio] Sereni [Il musicante di Saint-Merry e altri versi tradotti, “Supercoralli”, con testo a fronte, 1981], che presenterà a Milano con [Giovanni] Giudici [Addio, proibito piangere e altri versi tradotti (1955-1980), con testo a fronte, “Supercoralli”, 1982], chiede se è possibile prevedere [Mario] Luzi [La cordigliera delle Ande e altri versi tradotti, con testo a fronte, “Supercoralli”, 1983] in primavera. Fortini sta lavorando alla traduzione del Lycidas di [John] Milton (circa 200 versi), che vorrebbe uscisse a novembre 1982 [Franco Fortini, Il ladro di ciliege e altre versioni di poesia, con testo a fronte, “Supercoralli”, 1982], a condizione che tra Sereni e Fortini esca Luzi. Occorre premere su Luzi e, se non fosse pronto, su [Giorgio] Caproni, e attivare [Andrea] Zanzotto, al quale occorrerebbe proporre le opere complete «cristo, punto e basta! E toglierlo alla Mondadori».
8) [Luigi] Di Ruscio, con il manoscritto Firmum (Fermo, luogo d'origine, ma anche simbolico) è quasi certamente il secondo autore “nuovo” della “Collezione di Poesia”, dopo Zanichelli. [Walter] Siti ha fatto un'ottima selezione dei pasticciati testi di questo marchigiano-norvegese anarco-intrattabile.
9) toccherebbe alla segreteria editoriale organizzare un incontro tra i lettori, a Milano o Torino: dopo Perno gennaio 1981 si sono visti solo una volta ad Ameglia.
10) sono quattro mesi che Fortini manca dalla casa editrice. Chiede di avere i verbali delle riunioni; di sapere se vengono fatti i sinodi a Perno e quali; e di vedere [Claudio] Rugafiori perché gli «dipinga lo stato dell'unione». Occorrerebbe che Giulio [Einaudi] gli dicesse qualcosa di [Marina] Zancan.
11) [Umberto] Lacatena, bravo narratore, dopo avere spedito a Roma dei racconti (bocciati) inviò una specie di romanzo molto interessante [Il sultano malato], che deve essere stato passato a [Paolo] Fossati [cfr. Carlo Carena a Fortini, 9 ottobre 1980, #269]. Fortini chiede che se ne interessi [Italo] Calvino.
12) proposta seria: [Stéphane] Mallarmé, Versi e prose, traduzione di [Filippo Tommaso] Marinetti, Milano [Istituto Editoriale Italiano] 1916, volumetto quasi introvabile. Diverse possibilità: farne una strenna, un volumetto della bianca ecc. Fortini potrebbe fare un'introduzione [Stèphane Mallarmé, Versi e prose, prefazione di Franco Fortini, traduzione di Filippo Tommaso Marinetti, “Collezione di Poesia”, 1987]. A Fortini pare che [Glauco] Viazzi [I poeti del futurismo: 1909-1944, Milano, Longanesi & C., 1978] non ne parli. L[uciano] De Maria, Per conoscere Marinetti e il futurismo, Mondadori, 1973, lo nomina nella cronologia a p. XLV.
Note
Allegato un «elenco di testi» e un «elenco di questioni in sospeso», che occupano in AE il f. num. arch. 1094 (mm 300 x 210).
Testimoni
Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)