Lettera n. 958

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Guarnieri, Silvio
Data
22 dicembre 1980
(Nota aut. lungo il mg sx: «Ho ricevuto oggi (23 dic.) il libro».)
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Pisa
Lingua
italiano, francese
Incipit
Caro Guarnieri, ti scrivo per augurarti una buona fine d'anno.
Explicit
Rammentami a tua moglie e ai tuoi. Ti abbraccia il tuo | Franco Fortini
Regesto
Fortini ha fatto aggiungere il proprio nome a quelli degli amici che sulla «Repubblica» hanno protestato per come Guarnieri è stato trattato. L'estate precedente Petroni aveva chiesto a Fortini di sottoscrivere una protesta contro il comportamento della commissione di concorso e Fortini si era rifiutato perché il tono della protesta sembrava indurre a una ancora minore equità; ma soprattutto per il sospetto che le sentenze sarebbero state meno favorevoli se la voce degli amici di Fortini si fosse unita a quella di chi sui quotidiani già andava deplorando la conduzione di quei concorsi. Pochi giorni prima, Fortini ha parlato con Petroni a Siena di un libro di Guarnieri che avrebbe voluto ricevere, ma Petroni non gli ha detto delle firme sulla «Repubblica» né dell'appello: Fortini l'ha saputo dopo, leggendo casualmente il testo di Luperini. La rimozione di Petroni potrebbe essere dovuta al precedente rifiuto di Fortini, ma meno giustificabile appare la rimozione di Giudici, Raboni, Sereni e altri firmatari, che non hanno avvertito Fortini e non si sono chiesti perché non ci fosse (l'ha saputo da Ciabatti al telefono). Ciò conferma un'altra rimozione da parte di amici, di cui Fortini è perfettamente cosciente (e orgoglioso): «que vent emporte | et il ventait devant ma porte». Fortini e Guarnieri si conoscono da trent'anni, non sono mai stati molto vicini perché hanno scelto maestri differenti, e la comune iniziale fedeltà politica non ha retto a un quarto di secolo di tempeste feroci. Condividono, però, tratti comuni: soda sgradevolezza, vocazione alla malasorte, inesausto e sempre frustrato bisogno di integrazione e consenso che si rovescia in orgoglio, rammarico e isolamento. Per questo Fortini si augura che l'amarezza di entrambi possa diminuire.
Nomi citati
  • Petroni, Franco
  • Luperini, Romano
  • Giudici, Giovanni
  • Raboni, Giovanni
  • Sereni, Vittorio
  • Rutebeuf
  • Guarnieri, Franca
  • Ciabatti, Gianfranco
Testimoni
  • Pavia, Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia, Silvio Guarnieri, Silvio Guarnieri, Fortini Franco