- Mittente
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Fortini, Franco
- Destinatario
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Giudici, Giovanni
- Data
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28 maggio 1980
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- [Milano]
- Lingua
- italiano, inglese
- Incipit
- Caro Giovanni, rileggo su “Sul Porto” il tuo Da un banco. Posso darti un consiglio?
- Explicit
- Sta a te, non al lettore, scegliere… tuo | Franco Fortini
- Regesto
- Fortini rilegge Da un banco in fondo alla classe di Giudici in «Sul porto» [cfr. Fortini a Giudici, 18 ottobre 1978, #43].
«Contro il paleocomunista» potrebbe far credere che i «sorridenti padreterni» reputino Giudici tale, e che lui ironicamente lo accetti. Dovrebbe correggerlo, perché non è mai stato un paleocomunista, ma semmai un comunista moderno.
Inoltre, «Mia patria è il mondo intero» è troppo simile al ritornello di un canto anarchico, poco conciliabile con il comunismo.
Il senso della la parola «decenza» è ambiguo, in un punto del poemetto che vibra di sdegno ed enfasi: dovrebbe riflettere l'ideale piccolo-borghese del personaggio, oppure riproporre un luogo etico-letterario richiamando la traduzione di «decency» (Montale)? Giudici, non il lettore, deve scegliere.
- Nomi citati
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- Montale, Eugenio
- Varchi, Benedetto
- Tasso, Torquato
- Trombadori, Antonello
- Pecchioli, Ugo
- Lenzini, Luca
- Testimoni
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Milano, Centro Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale, Giovanni Giudici, Giovanni Giudici, Serie «Corrispondenza», fascicolo «FORTINI FRANCO»
- Edizioni
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- Fortini, Giudici 2019, lettera n. 46, 146