Caro Fortini, | ho letto e riflettuto sulla tua lettera, ma non mi pare, alla fine, di trovar buone ragioni per cambiar propositi sulla presentazione del volume dei poeti italiani contemporanei.
Explicit
Con ciò ti confermo anche la mia fiducia e il mio grazie più cordiale. | (Giulio Einaudi)
Regesto
Einaudi ha riflettuto sulla lettera di Fortini [cfr. Fortini a Einaudi, 27 gennaio 1980, #454] ed è giunto alla conclusione che l'operazione ha un senso solo se firmata da Fortini, che potrà spiegare unitariamente le scelte compiute, e a fine introduzione esprimere gratudine per il contributo degli altri curatori. Non v'è motivo di rinunciare al prestigio di un'iniziativa che è stata sostanzialmente avviata e saldamente impostata e condotta da Fortini. In questo modo è tanto più assicurata la sua prosecuzione a cadenze annuali [cfr. Fortini a Einaudi, 6 febbraio 1980, #456].
Nomi citati
Vallora, Marco
Ginzburg, Natalia
Faccioli, Emilio
Fossati, Paolo
Pennati, Camillo
Note
Lettera siglata GE.ap Car
Testimoni
Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)