(Giulio Einaudi risponde il 30 luglio 1948 (#390).)
Luogo di partenza
Ivrea
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano, tedesco
Incipit
Caro Einaudi, | spero sarai stato contento vedendo come la critica ufficiale (Cecchi sull”Europeo”, ad esempio) s'è accorta dell'”Agonìa”.
Explicit
Ti prego di salutarmi tutti, di averti molti auguri e di rispondermi. Tuo affezionato | Franco Fortini
Regesto
Fortini si compiace del successo di Agonìa di Natale presso la critica ufficiale (Emilio Cecchi sull'«Europeo»); ma «Applausi a destra, [...], brutto segno». Il successo di critica l'ha rincuorato di fronte ai giudizi «un po' sufficienti» di amici prossimi. Ha in cantiere un romanzo che dovrebbe «far bum»; un volume di saggi letterari con scritti del «Politecnico» più un saggio che sta scrivendo; una plaquette di versi.
A fine settembre (invece di fine agosto, come da contratto) lui e la moglie termineranno la traduzione di Döblin, Bürger und Soldaten con il titolo Addio al Reno 1918 [cfr. Fortini a Giulio Einaudi, 8 ottobre 1948, #392].
Fortini sta traducendo i cinque poeti francesi che, con quelli tradotti da Risi, formeranno la progettata antologia [cfr. Fortini a Giulio Einaudi, #387]. Domanda quanto gli daranno per un lavoro «di difficoltà grandissima e di lenta fatica» come questo, che lo obbliga a un viaggio a Parigi in ottobre.
Propone la moglie come curatrice di un'antologia di canti partigiani della seconda guerra mondiale, da presentare con testi originali, traduzioni e musiche: iniziativa bellissima e in linea con l'Einaudi.
Parlerà della nuova presentazione rilegata dei "Coralli", e chiede in lettura il nuovo Gramsci e Trevelyan.
Nomi citati
Döblin, Alfred
Cecchi, Emilio
Leiser, Ruth
Char, Réné
Frénaud, André
Tardieu, Jean
Guillevic, Eugène
Queneau, Raymond
Risi, Nelo
Prévert, Jacques
Michaux, Henri
Gramsci, Antonio
Trevelyan, George Macaulay
Testimoni
Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)