Lettera n. 829

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Guarnieri, Silvio
Data
1 settembre 1975
(Sonetto aut. datato 27 agosto 1975.)
Luogo di partenza
Ameglia
Luogo di arrivo
Pisa
Lingua
italiano, francese
Incipit
Caro Guarnieri, guarda che il tuo libro non è mai arrivato a Milano, lo so oggi con certezza.
Explicit
Ognuno onori i suoi: i miei maestri non sono quelli, sono altri. Ognuno confessi i suoi. | Ti abbraccia il tuo | Franco Fortini
Regesto
Gli Editori Riuniti non hanno mandato a Fortini il libro di Guarnieri, quando un'editoria di partito dovrebbe rivolgersi innanzitutto ai non iscritti al partito. A Fortini spiace non essere andato a Pietrasanta, ma la sola virtù che ormai si concede è l'intolleranza per gli intolleranti. Agosti ha definito ogni obiezione a quello che Fortini, criticandolo, chiama un suo «numero derridiano» a un convegno come frutto di ignoranza o senilità. Ma i vecchi come Fortini devono fare i vecchi, essere incomprensivi e sordi. I maestri di Fortini non sono quelli degli altri; ognuno confessi i propri.
Nomi citati
  • Derrida, Jacques
  • Agosti, Stefano
Testimoni
  • Pavia, Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia, Silvio Guarnieri, Silvio Guarnieri, Fortini Franco
    lettera n. 11