Lettera n. 827

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Vivanti, Corrado
Data
15 luglio 1975
Luogo di partenza
Ameglia
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano
Incipit
Caro Vivanti, con una lettera di Giulio E. e una di Alberto Asor Rosa ricevuta giorni fa, la nostra faccenda si fa un poco più chiara.
Explicit
Scusami intanto della grinta con cui accolsi il 'contrordine, compagni!' che tu mi recavi, salutami Davico e abbiti i cordiali saluti di | Franco Fortini
Regesto
Con una lettera di Giulio E.[inaudi, 7 luglio 1975, #447] e una di Alberto Asor Rosa [2 luglio 1975, AFF], la vicenda si fa più chiara. Dalla conversazione con Vivanti Fortini aveva supposto che dietro l'atteggiamento di A.[sor] R.[osa] ci fosse una coincidenza oggettiva. Nella circostanza attuale in cui il nome-lavoro di Fortini dovrebbe essere più taciuto e meno accetto del solito, Fortini lo rammenta, con ageduata inopportunità, secondo il suo stile, con questa lettera, sicuro che Giulio Einaudi, Vivanti, Davico e gli altri intendano. Oggi non crede più a una presunta macchinazione politica dietro una faccenda che, nondimeno, rimane sgradevolissima e per lui immeritatamente dannosa. Come stimolo a scrivere il testo per gli Annali, Fortini vorrebbe conoscere meglio che luogo, funzione, tempo e distribuzione dovrebbero avere, e vorrebbe leggere le carte asorrosiane, nonché tomi già usciti della Storia. La lettera parlava anche della pubblicazione di una raccolta di prose di Fortini edite e inedite degli anni 1960-1975 circa (300/350 pp.), dal titolo Questioni di frontiera [cfr. Fortini a Guido Davico Bonino, 12 aprile 1976, #363; Fortini a Cesare Cases, 15 marzo 1977, #2411]. La proposta nasce da una forte perplessità di pubblicare presso Mondadori saggi del genere di Verifica dei poteri [cfr. Fortini a Alberto Mondadori, 2 dicembre 1973, #1042]. Finora Fortini ha voluto pubblicare da più editori: Foglio di via, Asia Maggiore e Giovanni e le mani sono Einaudi; Poesia e errore, Una volta per sempre, Questo muro e Sere in Valdossola sono Mondadori; Verifica dei poteri e Ventiquattro voci sono Il Saggiatore; L’ospite ingrato, Dieci inverni e Saggi italiani sono De Donato; altro è delle ex edizioni Avanti e di Laterza. Ora inizia a pensare di concentrare su un solo editore l'edito e l'inedito. La proposta di Einaudi per la Storia gli forniva un aggancio per introdurre il discorso [cfr. Agnese Incisa a Fortini, 2 febbraio 1976, #834; Fortini a Agnese Incisa, 5 febbraio 1976, #835]. Fortini non risponde direttamente a Einaudi per non fargli perdere tempo, ma questa molto spiacevole storia non può chiudersi con espressioni di scuse, occorrono altri elementi di giudizio. Per due mesi Fortini è ad Ameglia [cfr. Vivanti a Fortini, 23 luglio 1975, #998; Vivanti a Fortini, 25 settembre 1975, #999].
Nomi citati
  • Einaudi, Giulio
  • Asor Rosa, Alberto
  • Davico Bonino, Guido
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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