Lettera n. 774

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Corti, Maria
Data
28 giugno 1972
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Milano
Lingua
italiano
Incipit
Cara Corti, non mi sono più fatto vivo perché ho passato e passo un periodo molto brutto, di ansie e timori per la salute di mia moglie.
Explicit
Ne sa nulla? | Mi conservi la sua amicizia. Viene sera, suo | Franco Fortini
Regesto
Fortini non si è fatto più vivo perché sta passando un periodo di gravi preoccupazioni per la salute di sua moglie. Per un anno sarà ancora a Siena, ma la sua situazione non è ancora risolta e non sa quando potrà esserlo [cfr. Fortini a Corti, 29 luglio 1971, #112]. Non ha avuto risposta al telegramma spedito a suo tempo a New York per un convegno di italianistica in aprile. Pensando al proprio «orgoglio, più alto delle nubi» (Baudelaire), ricorda a Corti la straordinaria traduzione delle Fleurs che sta compiendo Giovanni Raboni. Fortini pubblicherà una cinquantina di poesie, «Questo muro (Purg. XXVII, 35)» [cfr. Fortini a Vittorio Sereni, 28 giugno 1972, #1068], e a ottobre Einaudi stamperà un suo (curioso) romanzo breve di venticinque anni prima (Agonia di Natale – Giovanni e le mani) [cfr. Giulio Einaudi Editore a Fortini, 2 maggio 1972, #648; Giulio Einaudi a Fortini, 1 dicembre 1972, #443].
Nomi citati
  • Leiser, Ruth
  • Baudelaire, Charles
  • Raboni, Giovanni
Testimoni
  • Pavia, Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia, Maria Corti, Maria Corti, COR 7.F
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