Caro F., | l'affetto e il rispetto che nutro immutati per te (a parte l'ironia e il senso di vanità e magari la pavidità che troppo spesso mi distolgono da un'ira in ogni caso transitoria)...
Explicit
Non ho mai inteso esserlo, comunque. Con l'affetto e il rispetto che nutro immutati, tuo | Giovanni Giudici
Regesto
Per affetto e rispetto Giudici non ha approfondito possibili risposte o spiegazioni alla telefonata di Fortini del giorno precedente. Sa che la mancanza di speranza è colpa, e che l'eticità è il rifiuto dell'apparenza, via maestra della grazia. Che la «pesanteur» li trascini per inerzia all'indietro e verso il basso non è una giustificazione, ma riguarda il loro rapporto con l'eterno. A livello del temporale, la compassione è ancora una delle virtù meno indegne. Giudici non vuole fare l'apologeta del sistema [cfr. Fortini a Giudici, 3 gennaio 1970, #38].
Note
A una copia ds non firmata e non spedita in APICE corrisponde una copia aut., spedita, in AFF. Le due versioni sono quasi del tutto coincidenti.
Testimoni
Siena, Centro Studi Franco Fortini, Franco Fortini, Franco Fortini, Corrispondenza, scatola VI, cartella 19, Giovanni Giudici a Franco Fortini
lettera n. 20
Milano, Centro Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale, Giovanni Giudici, Giovanni Giudici, Serie «Corrispondenza», fascicolo «FORTINI FRANCO»