- Mittente
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Fortini, Franco
- Destinatario
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Betocchi, Carlo
- Data
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11 maggio 1966
- Luogo di partenza
- [Milano]
- Luogo di arrivo
- [Firenze]
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Caro Betocchi, ho fatto quel che ho potuto.
- Explicit
- Mi creda rispettosamente suo | Franco Fortini
- Regesto
- Fortini ha fatto quello che ha potuto [cfr. Betocchi a Fortini, 14 aprile 1966, AFF]. Il poco tempo e il dolore provocato dal ricordo dell'amico [Elio Vittorini] gli hanno fatto confondere memoria privata e giudizio pubblico.
La prima lettera di Betocchi e la seconda (dovuta alla «'milanese' villania» di Fortini) hanno dato a Fortini l'impressione di invecchiare, tanto gli sono piaciuti i modi e gli accenti di Betocchi – poeta di bravura indiscussa – estranei alla città in cui vive e tipici di quella della sua giovinezza. Le cortesi parole di Betocchi sui suoi versi gli hanno fatto vedere meglio le proprie inosservanze e inadempienze, non solo verso la poesia.
- Testimoni
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Firenze, Gabinetto Vieusseux - Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti, Carlo Betocchi, Carlo Betocchi, fascicolo «Fortini Franco a Carlo Betocchi | CB.I.732.1-3»
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Siena, Centro Studi Franco Fortini, Franco Fortini, Franco Fortini, Corrispondenza, scatola XV, cartella 12a, Franco Fortini a Carlo Betocchi [Archivio Vieusseux]