Lettera n. 627

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Einaudi, Giulio
Data
1 maggio 1963
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano
Incipit
Caro Giulio, ti informo che quest'oggi ho provveduto personalmente, con un assegno di Lire 150 mila,...
Explicit
...gradirei, una buona volta, regolari, e non affidati all'arbitrio di non so chi, gli incarichi di letture e giudizio di opere letterarie. | Tuo cordialmente | Franco Fortini
Regesto
Fortini ha inviato un assegno di tasca propria al traduttore "Pbe" Giacinto Gennusa, i cui solleciti sono stati ignorati per quattro mesi. Non è la prima volta che gli accade di intervenire di persona con i richiedenti. Situazione altrettanto sgradevole si era verificata con il giovane molto dotato Angelo Quattrocchi, che, una volta tradotto a tempo di record Mongait, era partito per Londra con l'assicurazione di essere pagato entro un mese, ma, nonostante le promesse della casa editrice, si è rivolto disperato a Fortini per non avere ricevuto nulla. Fortini scrive a Einaudi perché non si tratta solo di disguidi amministrativi (ritardi nei pagamenti), ma anche dei rapporti formali con i collaboratori, che riguardano la segreteria editoriale. Ha comunicato a Davico anche che gradirebbe un regolare invio di letture [cfr. Fortini a Guido Davico Bonino, 1 maggio 1963, #319].
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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