Lettera n. 603

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Il Menabò
Data
18 ottobre 1962
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano
Incipit
Allego alla presente vostro assegno Banca Naz.[ionale] dl Lavoro n° 4102656 di Lire Ventimila...
Explicit
...; o – e questa non è una ipotesi da scartare – non si fanno riviste letterarie. | Con cordialissimi saluti, | Franco Fortini
Regesto
Fortini restituisce l'assegno di 20 mila Lire (meno di 1000 L. a pagina) ricevuto come compenso per la sua collaborazione al «Menabò» n. 5 [cfr. Giulio Einaudi Editore a Fortini, 18 ottobre 1962, #625]. Negando ogni intento offensivo, giustifica il gesto con la disapprovazione verso un sistema apparentemente lesivo della causa letteraria che riviste come «Il Menabò» dovrebbero sostenere. Infatti non accetta l'implicito giudizio di «superfluità esornativa» che, con quella valutazione economica, si dà agli scritti, quasi nascessero dagli ozi umanistici di professionisti e proprietari terrieri. Sarebbe stato lecito, considerato il rapporto di amicizia e collaborazione che lega Fortini alla casa editrice e alla direzione della rivista, dirgli che l'amministrazione non paga i collaboratori per un determinato tipo di interventi. Del resto, circa i tre quarti del lavoro letterario e critico di Fortini sono stati pubblicati gratuitamente o semigratuitamente. In definitiva, o gli scritti sul «Menabò» sono considerati come contributi a cause politiche o civili, o si pagano a un prezzo che si avvicini almeno lontanamente al loro valore di mercato. Altrimenti, «e questa non è una ipotesi da scartare – non si fanno riviste letterarie».
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
    673
  • Siena, Centro Studi Franco Fortini, Franco Fortini, Franco Fortini, Corrispondenza, scatola XXVII, cartella 65, Franco Fortini al «Menabò»
    lettera n. 1