Il destinatario non è esplicitato, ma, dato il tipo di comunicazione, è probabile che si tratti della segretaria Vera Dridso, cui Fortini si rivolse anche l'8 settembre 1961, #606 (con il medesimo attacco, «Gentile signora»), allegando, come qui, un conto spese. Anche le lettere del 22 maggio 1961 (#1081) e del 2 maggio 1962 (#618), a una «Gentile signora» non nominata, vertendo su rimborsi di spese relative a trasporti, telefonate e permanenze a Torino, sono riconducibili a Vera Dridso.