Lettera n. 532

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Ponchiroli, Daniele
Data
[prima di 14 giugno 1961]
(Nel verbale della riunione editoriale del 14 giugno 1961 si dà come decisa la pubblicazione del volume di Heine tradotto da Amalia Vago, anche alla luce del parere contenuto in questa cartolina di Fortini, che dev'essere precedente: «Heine, Canzoniere (nella versione di Amalia Vago); parere favorevole di Solmi, confermato da Fortini; "Universale"» (I verbali 1953-1963, p. 489).)
Luogo di partenza
[Milano]
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano
Incipit
Caro Ponchiroli, ho letto gran parte dello Heine tradotto dalla Amalia Vago senza avere però qui un testo originale e fidandomi solo della memoria.
Explicit
...e levare un po’ di quegli “occhietti” e simili. Ma insomma, difendo. | Tuo | Franco Fortini
Regesto
Fortini ha letto gran parte di Heine tradotto da Amelia Vago senza l'originale e fidandosi della memoria. Lo giudica positivamente, seppure sembri una traduzione del 1890. Vi sono goffaggini ma anche schiette eleganze. Chiaisce molte cose della poesia italiana (Saba). Fortini ha aggiunto un esempio di miglioramento nella seconda pagina. Occorre levare "occhietti" e simili. Consiglierebbe la "Universale", previo parere di Cases [Postscriptum] stupenda la poesia Nel Porto (Heine, p. 377). Allegato elenco nomi cui Carocci vorrebbe recapitare il Giolitti.
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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