Lettera n. 453

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Einaudi, Giulio
Data
15 gennaio 1960
Luogo di partenza
[Milano]
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano, francese, tedesco
Incipit
Caro Giulio, in fretta altrimenti me lo dimentico.
Explicit
Che gli storici si coprano pure il capo; questo è un caso in cui l'unica forma di portare o riportare agli italiani quel materiale è l'antologia, ecc. ecc. | tuo | Franco Fortini
Regesto
Einaudi si faccia dare da Bollati il progetto di Fortini per un volume (non «serioso», ma strenna o «mondano») antologico di memorie di populisti, nichilisti, terroristi e agenti segreti russi. Ce ne sono di più drammatici di qualunque libro giallo, basti pensare a Kropotkin, Figner, Azev, Gapon, ecc. (l'anno precedente Fortini lesse Tu poeux tuer cet homme di una collezioncina "NRF" diretta da Camus, con storie da far «rizzare i capelli»). Sarebbe un successo garantito e tempestivo; anzi, occorre affrettarsi perché Feltrinelli potrebbe avere idee simili. Meglio evitare di rifarsi alle antologie e agli originali russi, ma ricorrere alle molte traduzioni e antologie tedesche del periodo Weimar (Ruth potrebbe andare al Sozial Archiv di Zurigo o a Berlino Est). Poi si incaricherebbe una persona con sensibilità letteraria per tagli, arrangiamenti, illustrazioni, prefazioni. Gli storici «si coprano pure il capo»: unica forma adatta a riproporre agli italiani quel materiale è l'antologia.
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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