(Fortini promette di recensire il nuovo romanzo di Calvino, accogliendo l'invito contenuto nella lettera di Natalia Ginzburg datata 11 ottobre 1947 (#808).)
Luogo di partenza
Ivrea
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano
Incipit
Caro Pavese, | nella tua ultima mi chiedevi se sapevo il tedesco.
Explicit
Tuo (a presto leggervi, come ho imparato che si deve dire) | Fortini
Regesto
Nell'ultima lettera [8 ottobre 1947, #902], Pavese chiedeva se Fortini sa il tedesco. Fortini lo sa poco, ma sua moglie ha il tedesco come lingua materna, ed è a casa senza lavoro. Sarebbe felicissima di tradurre qualcosa, sotto la responsabilità di Fortini. Insieme tradussero un inno di Hölderlin per «Il Politecnico».
Fortini non ha tempo di tradurre i volumi di Gide.
Domanda quando esce Giovanni e le mani.
Non ha potuto andare a Torino nelle date previste [tra 4 e 5 ottobre; cfr. Fortini a Pavese, 23 settembre 1947, #901], ma ci andrà domenica 26. Promette di recensire Calvino, e si offre di recensire Il compagno.
Nomi citati
Gide, André
Hölderlin, Friedrich
Calvino, Italo
Leiser, Ruth
Note
Indirizzo del mittente: «Ufficio Pubblicità | C. Olivetti & C. S. p. A. IVREA».
Testimoni
Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)