- Mittente
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Fortini, Franco
- Destinatario
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Foà, Luciano
- Data
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11 febbraio 1959
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- [Torino]
- Lingua
- italiano, tedesco
- Incipit
- Caro Foà, il mio parere sul "Der einsame Mensch" è che si tratta di un libro straordinariamente interessante ma, così com'è, intraducibile.
- Explicit
- Quella Norvegia non ha niente a che fare con l’Europa sotto i tedeschi e sembra la luna. | Tuo Franco Fortini
- Regesto
- Fortini considera “Der einsame Mensch” [cfr. Foà a Fortini, 5 febbraio 1959, #738] straordinariamente interessante ma intraducibile. Si tratta del diario quotidiano che un capo della resistenza norvegese teneva a bordo della nave che lo trasportava in Germania. Le pagine del diario, gettate dall'autore in una bocca di riscaldamento, furono ritrovate e riassemblate dopo la morte sua e di altri deportati per un siluramento. Dal diario emerse che l'autore aveva denunciato alcuni compagni sotto la tortura tedesca.
Il diario è un impressionante e unico documento della tentazione religiosa susseguente al cedimento e al tradimento. Tuttavia, le caratteristiche intellettuali e nazionali dell'autore e l'importanza che assumono nel diario (di per sé ambiguo e decettivo) le cose "non dette" rendono necessaria un'interpretazione sociologica o magari psicanalitica. Da un lato, il pubblico che credesse di trovarvi un grande dramma intimo rimarrebbe deluso; dall'altro lato, l'interpretazione religiosa del curatore del volume è manifestamente tendenziosa. Con l'introduzione di un serio scrittore scandinavo o, paradossalmente, di un Sartre, il libro, ottuso e stranamente opaco, "entrerebbe in azione". Non è possibile trasmetterne il fascino solamente traducendolo. Quella Norvegia non ha niente a che fare con l'Europa sotto i tedeschi e sembra la luna.
- Testimoni
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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