Lettera n. 382

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Foà, Luciano
Data
11 febbraio 1959
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano, tedesco
Incipit
Caro Foà, il mio parere sul "Der einsame Mensch" è che si tratta di un libro straordinariamente interessante ma, così com'è, intraducibile.
Explicit
Quella Norvegia non ha niente a che fare con l’Europa sotto i tedeschi e sembra la luna. | Tuo Franco Fortini
Regesto
Fortini considera “Der einsame Mensch” [cfr. Foà a Fortini, 5 febbraio 1959, #738] straordinariamente interessante ma intraducibile. Si tratta del diario quotidiano che un capo della resistenza norvegese teneva a bordo della nave che lo trasportava in Germania. Le pagine del diario, gettate dall'autore in una bocca di riscaldamento, furono ritrovate e riassemblate dopo la morte sua e di altri deportati per un siluramento. Dal diario emerse che l'autore aveva denunciato alcuni compagni sotto la tortura tedesca. Il diario è un impressionante e unico documento della tentazione religiosa susseguente al cedimento e al tradimento. Tuttavia, le caratteristiche intellettuali e nazionali dell'autore e l'importanza che assumono nel diario (di per sé ambiguo e decettivo) le cose "non dette" rendono necessaria un'interpretazione sociologica o magari psicanalitica. Da un lato, il pubblico che credesse di trovarvi un grande dramma intimo rimarrebbe deluso; dall'altro lato, l'interpretazione religiosa del curatore del volume è manifestamente tendenziosa. Con l'introduzione di un serio scrittore scandinavo o, paradossalmente, di un Sartre, il libro, ottuso e stranamente opaco, "entrerebbe in azione". Non è possibile trasmetterne il fascino solamente traducendolo. Quella Norvegia non ha niente a che fare con l'Europa sotto i tedeschi e sembra la luna.
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
    386