(Come si ricava dal testo, la lettera è successiva al 1° settembre. La risposta di Pavese è del 15 settembre 1947 (#900). Mangoni 1999 (p. 376n) colloca la lettera in data 10 settembre 1947.)
Luogo di partenza
Ivrea
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano, francese
Incipit
Caro Pavese, | vorrei tu avessi la bontà di scrivermi a quali condizioni vorresti che traducessi il “Retour du Tchad” e “Le voyage au Congo” di Gide.
Explicit
In conclusione non vorrei che il Giovanni andasse alla prossima legislatura e l'Éluard è promesso da troppo tempo. | Tuo affezionatissimo | Fortini
Regesto
Fortini chiede le condizioni di traduzione del Voyage au Congo e del Retour du Tchad di Gide. Sa che il primo volume è di 270 pagine formato NRF, ma non ha mai visto il secondo. Dal primo settembre dirige l'ufficio pubblicità della Olivetti e ha poco tempo per le traduzioni. Chiede di fare uscire presto Éluard e Giovanni e le mani. Di quest'ultimo domanda le condizioni, e propone per la copertina un dettaglio in bianco su rosso o in rosso su bianco della Grande Apocalisse di Dürer. Vorrebbe occuparsi personalmente del servizio stampa, perché non passi inosservato come Foglio di via.
Nomi citati
Gide, André
Éluard, Paul
Hölderlin, Friedrich
Testimoni
Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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Bibliografia
Luisa Mangoni, Pensare i libri. La casa editrice Einaudi dagli anni Trenta agli anni Sessanta, Torino, Bollati Boringhieri, 1999 (Nuova cultura, 70), 376n