Lettera n. 336

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Calvino, Italo
Data
[25 gennaio 1958]
(La lettera riporta l'anno «1956», ma fa riferimento a pubblicazioni del 1957; risponde alla lettera di Calvino del 22 gennaio 1958 (#209); e le risposte di Calvino e di Luciano Foà sono datate rispettivamente 28 e 29 gennaio 1958 (#210 e #724).)
Luogo di partenza
[Milano]
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano, francese, tedesco, latino
Incipit
Caro Calvino, | non è colpa mia se non ti capita più di leggere miei scritti. Nessuno me ne chiede, è semplice.
Explicit
Ciao. Sono nel 1950, con otto anni di più. Tuo, | Franco Fortini
Regesto
Non è colpa di Fortini se a Calvino non capita più di leggere suoi scritti. Nessuno gliene chiede. «Regnum coelorum vïolenza pate», ma la letteratura non è il regno dei cieli. Per il resto, «ognuno loda, ognuno taglia, nel miglior dei casi». Fortini, non senza saggezza, si propone di avere bisogno degli altri solo nella misura in cui loro hanno bisogno di lui. Chiede per quando servono le tre cartelle su Brecht e rinnova la richiesta dei numeri di «Sinn und Form» dedicati a Brecht e raccolti in un doppio fascicolo (Librairie du Globe, Paris); il numero di «Akzente» con inediti di Brecht, il numero di «Sinn und Form» di gennaio in cui Brecht ha messo in versi il Manifesto [cfr. Fortini a Foà, 14 febbraio 1958, #726]. Fortini è nel 1950, con otto anni di più.
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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