Lettera n. 332

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Valiani, Leo
Data
14 dicembre 1957
Luogo di partenza
[Milano]
Luogo di arrivo
[Milano]
Lingua
italiano
Incipit
Caro Valiani, se raccomando al tuo giudizio questo libro che, lo so, non può non dispiacere, per la sua struttura,...
Explicit
..., ti devo fin d'ora quella medesima gratitudine che ti ebbi nei 'dieci inverni', per le parole con le quali ci incitavi a 'resistere'. Tuo | Franco Fortini
Regesto
La struttura del libro di Fortini [Dieci inverni] piacerà a Valiani, amante di distinzioni chiare e posizioni politiche più precise delle sue. Fortini, pur essendo "in ritiro", soffre delle oltraggiose lezioncine dell'«Avanti!». Non si aspettava che parlassero i comunisti, ma sperava in una maggiore attenzione nel settore radical-socialdemocratico. Segre ne parlerà su «Comunità» e poi, il 4 febbraio, alla Radio; silenzio da parte del «Mondo», del «Punto» e dei quotidiani maggiori. Uno scritto di Valiani sull'«Espresso» smuoverebbe le acque. Nell'indice Fortini ha segnato i paragrafi che potrebbero interessargli di più. Le pagine del Discorso indiretto, almeno nelle intenzioni, non sono così letterarie come potrebbe sembrare. Per tutto quanto Valiani potrà fare per il suo libro, Fortini gli deve la stessa gratitudine che gli serbò per avere incitato a «resistere» durante i «dieci inverni».
Testimoni
  • Milano, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Leo Valiani, Leo Valiani, serie «Corrispondenza», fascicolo «1957»