Lettera n. 162

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Ginzburg, Natalia
Data
17 maggio 1951
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano
Incipit
Cara Natalìa, | ho scritto oggi all'amministrazione per avere i soldi del Proust.
Explicit
(Non dimentico Villon). | Che succede a quelli di “Cultura e Realtà”? | Tuo | Fortini
Regesto
Fortini ha chiesto all'amministrazione i soldi per Proust [Fortini a Giulio Einaudi Editore, 17 maggio 1951, #519]. Sui tre volumi del romanziere tedesco [Die Schlafwandler di Hermann Broch?], Fortini e la moglie avevano già dato un giudizio piuttosto negativo almeno due anni prima [cfr. Calvino a Fortini, 17 gennaio 1948, #135; Fortini a Calvino, tra 18 gennaio e 9 febbraio 1948, #172 ?]. Fortini torna a chiedere [cfr. Fortini a Pavese, prima del 6 novembre 1947, #905] in traduzione un testo tedesco, meglio scientifico o storico che letterario. Chiede di riavere il manoscritto delle sue poesie [cfr. Fortini a Ginzburg, 13 gennaio 1951, #818; Ginzburg a Fortini, 24 febbraio 1951, #819]. Nel numero successivo di «Comunità» parlerà dei "Gettoni". Non dimentica la traduzione da Villon e domanda notizie di quelli di «Cultura e realtà». Chiede di ricordarli a Renata [Aldrovandi] e se hanno progetti per l'estate. Ruth sta meglio, è stata con lui una settimana a Parigi e poi in Svizzera.
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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