Lettera n. 156

Mittente
Ginzburg, Natalia (?)
Destinatario
Fortini, Franco
Data
24 febbraio 1951
Luogo di partenza
Torino
Luogo di arrivo
Milano
Lingua
italiano
Incipit
Caro Fortini, | mi rincresce molto, ma temo che quanto alle poesie non se ne faccia niente, per ora:...
Explicit
Stà tranquillo che ai soldi ci sto dietro e tu mandaci la traduzione più presto che puoi. Tante cose affettuose.
Regesto
Pur con rammarico, [Ginzburg] teme che le poesie di Fortini non vedranno la luce. Einaudi ha sospeso la nuova collana di poeti e entro l'anno prevede di stampare solo una piccola raccolta inedita di Pavese [Verrà la morte e avrà i tuoi occhi]. [Ginzburg] ritiene belle alcune poesie di Fortini, altre meno, ma le farebbe leggere anche a Calvino. Domanda se Fortini pensa ancora di tradurre Villon [cfr. Ginzburg a Fortini, 3 febbraio 1950, #816; Fortini a Ginzburg, 4 marzo 1951, #820]. Non tardi troppo nella consegna della traduzione da Proust, perché dovrebbe uscire a maggio e occorrono circa tre mesi per comporlo. L'ipotesi di un dizionario dei personaggi è da valutare, ma forse il sistema dei personaggi non è tanto intricato da richiederlo. [Ginzburg] è felice che Ruth stia meglio.
Note

Lettera siglata G./lg

Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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