Lettera n. 14

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Kunzli, Arnold; Schiavetti, Franca
Data
3 giugno 1945
Luogo di partenza
Firenze
Luogo di arrivo
[Zurigo]
Lingua
italiano, tedesco, latino
Incipit
Cara Franchina, Caro Arnold, | vi scrivo da casa mia, a Firenze, dove sono da quindici giorni, in procinto di tornare a Milano,...
Explicit
Arrivederci e auguri, vostro | Franco
Regesto
Fortini è a Firenze per 15 giorni, in procinto di ritornare a Milano, dove si era fermato i primi 15 giorni del suo rimpatrio, e aveva incontrato «babbo Schivetti» e «mamma Giulia». Firenze è «sbudellata» al centro. C'è una grande mortalità per fame, il costo della vita è altissimo. Fortini spera di andare a lavorare all'«Avanti!», ma non sa di preciso cosa farà a Milano. A Firenze non può più vivere, sebbene abbia ritrovato parenti e amici sani e salvi. Ha una grandissima nostalgia della vita di Zurigo. Per guadagnare qualcosa, propone a Künzli di tradurre suoi articoli di informazione sui fatti letterari italiani, da collocare sulla stampa svizzera. Künzli potrebbe suggerirgli argomenti interessanti: in Italia non mancano libri, riviste, argomenti. Fortini chiede se «Franchina» è riuscita a trasferirsi in Sonneckstrasse, e se si trova bene. Aveva ragione lui, «questo vecchio peccatore», quando le diceva che a maturare c'è solo da guadagnare. Contento che abbia deciso di sposarsi con «Slave» [Arnold Künzli]. Chiede cosa fanno «die sterbende Löwen» della Cooperativa, le donne assistenziali della Casa d'Italia, e i «resti dell'emigrazione ultima». Gli rispondano a Firenze o all'«Avanti!» di Milano (stesso edificio di «Italia Libera» : «superior stabat lupus inferior agnus»).
Nomi citati
  • Schiavetti, Fernando
  • Schiavetti, Giulia
Testimoni
  • Berna, Archivio Svizzero di Letteratura, Arnold Künzli, Arnold Künzli, Corrispondenza, B-2, LAA bis Linder, Scatola 83
    lettera n. 9