- Mittente
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Fortini, Franco
- Destinatario
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Mucchi, Gabriele
- Data
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31 maggio 1989
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- [Milano]
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Carissimo Mucchi, grazie delle versioni (conoscevo e ho apprezzato quelle del volume Garzanti), della attenzione e della lettera.
- Explicit
- Spezza il tempo e anche i nostri cuori. Un abbraccio dal tuo | Franco Fortini
- Regesto
- Fortini ringrazia delle versioni (conosceva e ha apprezzato quelle del volume Garzanti), dell'attenzione e della lettera [Mucchi a Fortini, 28 maggio 1989, #59]. Riconosce che l'articolo su Jameson poteva prestarsi a equivoci. Per Fortini, la formula del marxista Jameson secondo cui il postmoderno è la forma del tardo capitalismo è valida, e infatti:
a) gli eventi che da una quindicina d'anni afferiscono al postmoderno non possono essere considerati una moda passeggera, ma qualcosa di molto diverso e peggiore degli «-ismi» delle avanguardie della prima metà del secolo; almeno di quanto è peggio l'età del tardo-capitalismo degradante e assopente dell'età del capitalismo “solo” assassino …
b) l'oltrepassamento del postmodernismo implica quello del tardo capitalismo
c) la relazione tra il fare artistico e letterario e la società è mutata. Il mercato non può essere sconfitto ritornando al mercato dell'Ottocento, al non-mercato o al non mercantile di Van Gogh o Cèzanne, ma modificando le sue regole.
Di qui nasce l'esigenza di più politica, lotta, durezza (il «Corriere» può accettare il pezzo di Fortini su Jameson, ma appena parla in termini più politici lo censura). Se il fine è mutato, sono mutati i modi di produrre e consumare e quindi anche le forme dei rapporti di classe. E occorre affrontare l'amara verità che la storia difficilmente garantisce continuità, ma spezza tempo e cuori.
Bevilacqua ha in gran parte ragione nel modo distaccato che ha di parlare di Brecht. Il rapporto dell'artista col suo tempo storico-sociale non è quello che credevano Adorno o Brecht. L'autocoscienza è sempre ingannata. Si tratta solo di fare quello che si deve e si può; poi «Dio (o la Storia) providebit».
- Testimoni
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Milano, Centro Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale, Gabriele Mucchi, Gabriele Mucchi, serie «Corrispondenza», fascicolo «FORTINI FRANCO | b. 4 UA 27»