Caro Giovanni, come mi ha fatto piacere vedere oggi in libreria i 'Canti bolscevichi' di Blok,...
Explicit
Comunque, la vita in versi. Stai sano e credimi tuo | Franco (Fortini)
Regesto
A Fortini ha fatto piacere vedere in libreria i Canti bolscevichi di Blok, che Giudici comprò in sua compagnia trent'anni prima. Cercando di indovinare il possibile traduttore, pensò a Rebora, ma poi lo escluse per i toscanismi. Allora pensò che fosse la stessa versione di Prato tradotta da Telesio Interlandi (futuro direttore di «La difesa della razza»), ma Scheiwiller ha dimostrato di no, e l'ipotesi Rebora ritorna valida. Il disegno di copertina gli ha fatto pensare a qualche giovane Carrà. Ha cercato notizie dell'editore, ma l'edificio era tra quelli distrutti nel 1943. Chiede se Giudici era già stato da Rebora o se la scoperta è posteriore al 1957.
Testimoni
Milano, Centro Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale, Giovanni Giudici, Giovanni Giudici, Serie «Corrispondenza», fascicolo «FORTINI FRANCO»