Lettera n. 1037

Mittente
Fortini, Franco
Destinatario
Carena, Carlo
Data
18 maggio 1983
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
[Torino]
Lingua
italiano
Incipit
Caro Carena, ti scrivo per un parere sul manoscritto di Nella Audisio.
Explicit
..., il secondo avrebbe per oggetto la dipendenza sessuale; il terzo, se verrà, quella familiare. | Tuo | Franco Fortini**
Regesto
Fortini comunica un parere sul manoscritto di Nella Audisio. Lo hanno letto Delia [Frigessi] e il loro “Filologo” [?]. Il libro pare vivamente raccomandabile perché la scrittura è vivace, non pretenziosa, leggibile; non esiste in Italia una cronaca completa di un'analisi, se non scritta dalla parte dell'analista; esiste un pubblico sicuro per un tale libro, che è equilibrato tra ironia e severità, e non lascia depressi né sconvolti. Il “caso” e il personaggio sono una media, norditaliana. Non c'è la confessione da settimanale. Lo sguardo lucido non pretende distanza (per fortuna!). Potrebbe essere scorciato. L'autrice, del “giro” di [Giancarlo] Majorino, ha un ufficio di ricerche di mercato. Ha scritto versi molto buoni in Nuovi Poeti Italiani, 1 [a cura di Emilio Faccioli, Franco Fortini, Paolo Fossati, Natalia Ginzburg, Camillo Pennati, Marco Vallora, “Collezione di poesia”, 1980], ha finito la prima stesura di un romanzo, che dovrebbe entrare in una trilogia sul tema della “dipendenza”, di cui il presente manoscritto è quello della dipendenza dall'analista, il secondo dovrebbe riguardare una dipendenza sessuale, e il terzo familiare. Fortini sta traducendo [Marcel] Proust [Poesie, traduzione con testo a fronte di Franco Fortini,“Gli struzzi”,1983] a gran velocità.
Testimoni
  • Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»)
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